Una serata l’8 Marzo in occasione della Festa delle Donne e della riapertura della Bottega del Vino Dogliani Docg. Un nuovo anno di mescita dei vini dei nostri produttori, di cinema e incontri, di pranzi, serate e degustazioni.
Mercoledì sera, in Bottega dalle 18.30 ad oltranza - ma con giudizio - avremo musica, cibo e in mescita gli Champagne di ventiquattro piccole produttrici di questa famosa zona viticola francese. Sono viticoltrici che conducono aziende a dimensione famigliare. Non troverete quindi le maison più famose, ma nomi di grande livello, rari e non così facilmente reperibili; si tratta di aziende di pochi ettari che producono poche decine di migliaia di bottiglie.
Assieme a queste bottiglie verranno proposte le bollicine di Langa delle nostre produttrici siano Alta Langa, Nebbiolo spumante.
IMPORTANTE ! SI REPLICA SABATO 11 MARZO
per tutti coloro che volessero aspettare il fine settimana per godersi questa serata speciale
La serata è aperta a tutti senza costo di ingresso ma per trovare posto a sedere è caldamente consigliata la prenotazione lasciando un numero di telefono per la reperibilità. Ci sono una sessantina di posti disponibili con la possibilità di scegliere di fermarsi solo per l'aperitivo, solo per il dopocena o passare l'intera serata circondati da grandi vini spumanti.
VINI
Per Alta Langa e Nebbiolo spumante delle nostre produttrici di Langa i prezzi sono
- il calice di Alta Langa o di Nebbiolo spumante 8 euro
- la bottiglia al tavolo a partire da 30 euro
Per gli Champagne sono previste le seguenti possibilità di assaggio:
- il calice da 125 ml a partire da 10 euro in su a seconda delle referenze
- un carnet da 3 degustazioni da 50 ml 18 euro
- un carnet di 5 degustazioni da 50 ml 25 euro
- le bottiglie al tavolo partono da 50 euro a salire a seconda della referenza.
CIBO
In abbinamento ai vini sarà possibile acquistare un piatto con 3 proposte gastronomiche
al costo di € 10 e i nostri taglieri di salumi e formaggi
Su prenotazione entro lunedì 6 sono disponibili anche le ostriche , dai 3 ai 5 euro l’una a
seconda della varietà.
E ovviamente….patatine
Champagne
Quel faro che si erge su di un mare di vigneti sembra quasi un miraggio. Costruito ad inizi del secolo scorso da Joseph Goulot come insegna pubblicitaria per i suoi Champagne è oggi uno dei simboli di Verzenay. Su questa collinetta, nota ai poco più di mille abitanti del villaggio - classificato Grand Cru - come Mont Rizan, giace buona parte delle vigne della famila Arnould, azienda creata nel 1955 dal padre Pierre ed oggi condotta, con sapienza enologica, dalla figlia Nathalie.
All’attivo del marchio Arnould una manciata di ettari in cui, come regola di Verzenay vuole, domina il pinot nero, affiancato da qualche sparuto filare di chardonnay. Occhio attento nella scelta delle uve ed una cantina di vinificazione ben attrezzata (in bella vista sulla piazza principale del paese) sono i punti di svolta con cui Natahlie ha saputo rilanciare l’attività di Récoltant-Manipulant della famiglia.
Alle capacità di Nathalie (una laurea in enologia e tante esperienze “sul campo”) si unisce il pregio indiscusso di un terroir unico ed irripetibile.
Due gli elementi di cui tener conto.
Il primo: la predominanza quando non la purezza del pinot nero a marcare le loro cuvée dato che l’85% del vigneto di Verzeney è piantato a pinot noir.
Il secondo: l’esposizione a nord-est di molte vigne, elemento che determina una maturazione ritardata - Verzeney è tra gli ultimi comuni a raccogliere - con basi spumante di spiccata acidità ed un ottimo corredo aromatico.
BRUT MILLESIME 2012 GRAND CRU
85% pinot nero, 15% chardonnay , sboccatura 2022 , malolattica svolta dosaggio 3 grammi, 6 anni sui lieviti
Prendetelo e mettetelo in cantina: la sferzante acidità unita alla potenza ancora irrequieta di questo millesimo conquisterà il palato di chi ama Champagne di rigore e nerbo. Una vendemmia non facile altrove, tardiva come sempre più raramente accade in Champagne, con una finestra di sole e caldo ad Ottobre che ha consentito il pieno recupero di una maturità fenolica altrimenti improbabile. Pinot nero in prevalenza (85%) con piccolo saldo di chardonnay (15%), solo mosto di prima spremitura, fermentazione malolattica svolta, lavorazione in acciaio, maturazione di 6 anni sui lieviti. Dosaggio finale di soli 3 gr/litro circa (secco ed asciutto come piacciano a Nathalie).
CUVÉE EFFRONTÉE BLANC DES NOIRS GRAND CRU
100% pinot nero, vinificazione in acciaio, malolattica svolta, 12 anni sui lieviti, dosaggio 4 grammi, 2000 bottiglie
L’etichetta non racconta molto di un vino che al contrario ha una storia. Solo 2.000 bottiglie realizzate quando l’eccellenza dell’annata lo consente. Un 100% pinot noir millesimato (2008 non dichiarato) proveniente dalle migliori parcelle. La cuvèe di base è scelta da Nathalie in sessione d’assaggio con alcuni amici ristoratori stellati francesi, alla ricerca del “vino gastronomico” per eccellenza.
Territoriale, di carattere, espressivo, denso e ricco ma senza perdere eleganza, di grande ampiezza con note che dalle spezie virano ai frutti rossi maturi. Se l’etichetta cela l’identità del contenuto, la descrizione organolettica che vi si legge (frutto del commento dei ristoratori che lo hanno ideato) non potrebbe essere più esaustiva. Scegliete voi dopo l’assaggio la definizione che più si addice a questo champagne veramente poliedrico.
Tauxieres-Mutry: una manciata di case lungo la Route du Champagne, nel cuore della Montagne de Reims. Poco più di 200 anime, così cita l’anagrafe, per un modesto villaggio ove si contano più insegne di Champagne che case. David Barbier e sua sorella Céline, alla sesta generazione come vignerons, costituiscono il prototipo della piccola azienda a conduzione familiare. Abbandonato a metà anni ’90 il conferimento delle uve alle grandi Maison i due si sono via via sempre più concentrati sulla loro opera di Récoltant Manipulant. Le vigne di proprietà giacciono nei più prestigiosi Grand Cru della Montagne de Reims: da Bouzy ad Ambonnay con piccole parcelle di valore a Verzy, Louvois e a Tauxieres Premier Cru, La conformazione gessosa del suolo consente ai Barbier di replicare una serie di splendide cuvèe, mix di pinot nero e chardonnay; riuscitissimi assemblaggi destinati ad un pubblico esigente e appassionato. Sette gli ettari a loro disposizione per una produzione, scelta tra i migliori frutti delle proprie vigne, di non più di 40.000 bottiglie annue. Due i valori aggiunti che gli rendono “speciali” nel variegato universo dello Champagne: parcelle con annosi filari da far invidia alle Maison più titolate e la passione maniacale di David, in vigna come in cantina, gestite entrambe quali il salotto “buono” di casa
Gli Champagne prodotti da David e Céline Barbier, fieri e convinti Vigneron
Indépendant, si distinguono per nettezza e pulizia olfattiva, sono dotati di acidità potente ma equilibrata, degna dei migliori pinot nero della zona.
Produzione 40.000 bottiglie
CUVEE D’ENSAMBLE BRUT PRESTIGE GRAND CRU
60% pinot nero 40% chardonnay di prima spremitura (solo il mosto fiore) al 40%. Il 40% di vins de réserve (di 2 o più annate precedenti) accompagna il 60% del vino dall’annata. Vinificazione solo acciaio per le basi, malolattica svolta, sui lieviti non inferiore ai 42 mesi. dosaggio 8 grammi
Champagne dal gusto ricco e pieno dettato da pinot noir, con un tocco di evoluzione, ben contrastato dalla freschezza floreale dello chardonnay. Colore marcato e bolla estremamente fine per un concentrato di sapore fra frutta bianca quale mela renetta e pera, e un tocco agrumato, arricchito da spezie e note di gesso sul finale.
Il Domaine Bedel è un’azienda familiare di 8,4 ettari situata nel comune di Croutte sur Marne, alle porte della Valle della Marna. Le vigne aziendali, che sorgono su suoli argillo-calcarei e limoso-calcarei, si estendono su quattro comuni e sono piantate prevalentemente a pinot meunier (78%) e, in parte minore, a chardonnay (13%) e pinot nero (9%). queste vigne hanno un età compresa fra i 30 e i 60 anni. I tre vitigni vengono pressati separatamente, così come le uve provenienti dalle differenti parcelle. La vinificazione avviene in barrique per accentuare la grassezza e la complessità aromatica dei vini e in cuves smaltate per sublimare la purezza del territorio da cui provengono.
La percentuale di legno varia a seconda della cuvée, da un minimo del 10% fino al 100%, solo per lo champagne denominato “Comme Autrefois”.
Gli assemblaggi dei diversi vini hanno la finalità di combinare qualità aromatiche e organolettiche differenti e vengono decisi solo dopo alcune degustazioni effettuate nei mesi di ottobre e maggio, seguendo il calendario lunare e planetario di Maria Thun, per riscontrare l’evoluzione dei vari vini.
Alcune cuvée hanno la particolarità di essere chiuse, per la presa di spuma, con un tappo di sughero, con la finalità di conferire ulteriore grassezza e potenza al vino. Questa fase è particolarmente lunga: varia infatti dai sei anni per le cuvée “Dis, Vin Secret” e “Origin’ Elle”, fino ai dieci per “Comme Autrefois”.
La famiglia Bedel aveva già impiantato la proprietà, situata nella vallata della Marna, per la maggior parte a pinot meunier e Françoise è rimasta fedele a questa eredità. La decisione di continuare a lavorare con un vitigno spesso sottostimato come il meunier è stata per lei naturale e ha saputo realizzare vini che hanno sfatato la convinzione che questo vitigno non fosse adatto all'invecchiamento, portandolo ai vertici dell’espressività. L’obiettivo di Françoise e di suo figlio Vincent è anche quello di produrre vini che esprimano al massimo il carattere del terroir dal quale provengono le uve e, per ottenere questo risultato, hanno convertito il proprio Domaine alla coltura biodinamica nel 1998.
Produzione 60.000 bottiglie
ORIGIN’ELLE EXTRA BRUT
70% pinot meunier, 20%pinot nero, 10 chardonnay, vinificate per un 95% in tini smaltati e per il 5% in tini di legno. 36 mesi sui lieviti, sboccatura luglio 2021, dosaggio 2,45 grammi
Si rivela con una veste dorata, molto brillante e luminosa, attraversata da una bolla fine e dotata di buona persistenza. Il ventaglio di profumi che avvolge il naso sin dai primi istanti presenta note di frutta a polpa bianca, impreziosite da tocchi di pasta di mandorla e lieviti. All’assaggio è di ottimo corpo, morbido e cremoso, caratterizzata da un sorso fasciante dotato di una piacevole freschezza; termina con un finale dotato di una chiusura lunga. Una bollicina firmata Françoise Bedel dal profilo pieno e appagante, ideale per essere assaggiata durante gli aperitivi più raffinati, con tartine a base di salmone, caviale, crostacei e molluschi.
“Entre Ciel et Terre'” si presenta nel calice con veste paglierina che vira verso il dorato, e perlage estremamente fine e persistente, tipico dei grandi Champagne. Naso complesso e sfaccettato, nonché estremamente dinamico, caratterizzato da richiami all'acacia, al tiglio, alla scorza d'agrume e al pane tostato. Il sorso non è da meno per ciò che riguarda espressività ed incedere vitale, senza rinunciare però ad eleganza e notevole lunghezza. Entre Ciel et Terre si accompagna benissimo a secondi piatti di pesce, anche accompagnati da salse, e frutti di mare. Ottimo come aperitivo.
I Bliard-Moriset sono Récoltant-Manipulant e membri dei Vignerons Indépendants. Dispongono di 4 ettari su Mesnil, per una produzione annua di poco più di 10mila bottiglie; il cuore della vendemmia al netto della vendita di uve a prestigiose Maisons del comune.
Da poco finiti gli studi di enologia, la giovane Aurélie è appena entrata nell’azienda di famiglia affiancando lo zio Jeanloup Bliard per portare l’innovazione di champagne senza dosaggio che permettono di cogliere ed esaltare la finezza degli chardonnay della zona.
Le loro vigne a Mesnil, in conversione bio, hanno un timbro inconfondibile. La terra è gesso allo stato puro, profondo metri e metri, che infonde nello chardonnay, assoluto protagonista del comune, sensazioni minerali di gran fascino. Meno opulenti di Cramant, i mosti di Mesnil puntano sull’eleganza e su una finezza che spesso sottintende grande bevibilità.
PRODUZIONE 10.000 BOTTIGLIE
SELEZIONE CLAUDE BARTOL
A chi non piacerebbe realizzzare un “suo” Champagne!? Selezionarne le uve, magari puntando su vecchie vigne dei più prestigiosi Grand Cru, deciderne la cuvée, l’epoca di sboccatura e non ultimo il dosaggio, giocando come dei bambini a fare gli Chef De Cave. Il nostro sogno è diventato realtà quando abbiamo deciso di mettere su un “nostro” marchio di Champagne. Nasce così lo Champagne Claude Bartol (registrato e depositato al Comité Champagne – MA-4417) con l’idea di selezionare ed elaborare bollicine in terra francese, aiutati dal palato e dalla competenza di amici e colleghi giornalisti di settore.
BLANC DES BLANCS EXTRA BRUT CUVÉE VIRGINIE GRAND CRU SELEZIONE CLAUDE BARTOL
100% chardonnay , parcellare Mesnil sur Oger , malolattica svolta, 48 mesi sui lieviti, non dosato
A Mesnil ci siamo imbattuti in una giovane enologa, Aurélie, appena giunta in cabina di regia dell’azienda di famiglia, i Bliard-Moriset. I Bliard-Moriset sono Récoltant-Manipulant e membri dei Vignerons Indépendants. Dispongono di 4 ettari su Mesnil, per una produzione annua di poco più di 10mila bottiglie; il cuore della vendemmia al netto della vendita di uve a prestigiose Maisons del comune. Poi arriviamo noi, folgorati dalla bellezza dei vigneti e dal valore dei vini in cantina, convinti (con un pizzico d’incoscienza) di poter interpretare al
meglio lo chardonnay di Mesnil secondo il gusto italiano più attuale. Le loro vigne hanno un timbro inconfondibile. La terra è gesso allo stato puro, profondo metri e metri, che infonde nello chardonnay, assoluto protagonista del comune, sensazioni minerali di gran fascino. Meno opulenti di Cramant, i mosti di Mesnil puntano sull’eleganza e su una finezza che spesso sottintende grande bevibilità. Abbiamo volutamente abbassato i dosaggi, perché ci sembrava logico non “contaminare” con lo zucchero la voce del Terroir di Mesnil. Tesi e vibranti, i “nostri” Champagne si bevono d’un fiato, non senza lasciare un’ampia scia sapida sul finale di bocca. Come piacciono a noi italiani.
Francis Boulard e sua figlia Delphine appartengono a una famiglia di viticoltori di lungo corso, che da sei generazioni coltiva le proprie viti con amore, passione e dedizione. Siamo a Cormicy, comune francese situato a nord-ovest di Reims ed è qui dove, dal 2009, la maison “Raymond Boulard” è stata rinominata “Francis Boulard”, e rinnovata non solo nel nome, ma anche nei metodi, che abbracciano attualmente i canoni dell’agricoltura biodinamica, al fine di ottenere Champagne puri ed espressivi.
Tra i filari sono banditi diserbanti e sostanze chimiche di sintesi, e i ritmi seguiti sono quelli del calendario astronomico, che indica il momento migliore per ciascun intervento in vigna. In questa maniera, dai tre ettari vitati di proprietà aziendale sono raccolti grappoli complessi e ricchi, naturali e schietti, e di conseguenza il lavoro in cantina è volto a esaltare ogni singola e peculiare sfaccettatura del terroir. Le uve di chardonnay, pinot nero e pinot meunier, sono lasciate fermentare spontaneamente a opera dei soli lieviti indigeni, e subiscono continui batonnage, per poi maturare in grandi e vecchie botti di rovere dove svolgono la malolattica. Infine, durata della rifermentazione e scelta del dosaggio zuccherino completano l’opera, cosicché tutti gli Champagne etichettati “Francis Boulard et fille” arrivano a regalare stupende sensazioni organolettiche, composte da ampie strutture gusto-olfattive, cosa che non è certamente facile riscontrare in qualsiasi Champagne.
Dal 1 gennaio 2018 il testimone è ufficialmente passato alla figlia Delphine
che lavorava con il padre dal 2003. Produzione 25.000 bottiglie PETRAEA III BRUT NATURE
100% pinot nero, fermentazione spontanea in botti da 25 hl. malolattica svolta. Affinamento della base in metodo solera, 50% 2014 e 50% assemblaggio solera di 2012 e 2013. 60 mesi sui lieviti. Non dosato, non filtrato, non chiarificato. Sboccatura luglio 2022
Giallo dorato; perlage fine e persistente. Al naso si rivela, fin da subito, ricco e intenso; si esprime, in particolare, con sentori di frutta bianca, note di miele e spezie dolci e cenni di pasticceria e crosta di pane. Al palato si presenta fresco, minerale e di ottima persistenza.
Ottimo in abbinamento ai risotti ai frutti di mare e al pesce alla griglia, si puà scegliere, anche, per accompagnare le carni bianche.
Finissimo e, al contempo, di grande carattere, nasce da uve coltivate in un appezzamento posto all’interno del Massif de Saint Thierry, su suoli principalmente calcarei.
LES RACHAIS BRUT NATURE
100% chardonnay in selezione massale, vigneto di 50 anni , parcella Hurtebise/ Les Rachais. Fermentazione spontanea in barrique usate. Malolattica svolta. Minimo 60 mesi sui lieviti. Non dosato, non filtrato e non chiarificato. Sboccatura luglio 2022
Giallo paglierino intenso, con riflessi dorati; perlage fine e persistente. Al naso si esprime con sentori di agrumi e frutti bianchi maturi, note di frutta secca e cenni di crosta di pane. Al palato si rivela elegante, fresco, sapido e di ottima persistenza.
Ottimo in abbinamento agli antipasti e ai primi di pesce, si sposa bene anche con le crudità, i crostacei al vapore e con uova e torte salate.
La Côte des Bar; un universo di vigne appendice della zona classica dello Champagne. Qui giacciono un quarto dei quasi 35mila ettari vitati della denominazione di cui il vasto areale sud, molto più vicino a Chablis che a Reims, è da decenni (sin dal 1927) parte integrante ed essenziale. Un clima ed un suolo profondamente diversi da quelli di Epernay e dintorni; continentale il primo (con primavere rigide ed estati roventi), composto in prevalenza di argille calcaree (il celebre Kimmeridge) il secondo. Una zona in grande fermento; un tempo quasi esclusivamente votata alla vendita di uva ai Negotians, oggi il laboratorio per la sperimentazione delle filosofie più attuali di produzione ad iniziare dal biologico di cui l’azienda ha ottenuto certificazione dal 2020. A tener le redini del marchio Brison è oggi Delphine Brulez, enologa e intraprendente donna dello Champagne che lavora 8 ettari di vigneto. Sulle orme del padre Francis, Delphine, preserva i cardini della tradizione di famiglia, resi solamente più precisi in ogni fase di lavoro. Primo step, il rispetto della terra, con una conversione al biologico oramai completata e presto in evidenza sulle bottiglie. Secondo passo, una vinificazione “volutamente tradizionale” con un torchio verticale da 4000kg creato nel 1970 gestito con millimetrica precisione e da cui viene prodotto un mosto di grande qualità. Terzo passaggio, la lavorazione in fusti di legno di varie dimensioni di tutte le basi. Ultima fase; la ricerca dell’essenza di ogni vendemmia, attraverso la proposta di soli Champagne millesimati. L’ultima sfida decisiva per degli Champagne di assoluto carattere.
MILLESIME 2015 EXTRA BRUT
50% pinot nero e 50% chardonnay, lavorazione delle basi in legno (barrique non nuove di vari passaggi) con sosta sulle fecce fini per 6 mesi, malolattica svolta solo parzialmente a preservarne l’acidità. Sosta sui lieviti di oltre 60 mesi, dosaggio 2 grammi
Champagne “di sostanza” con volutamente in evidenza la ricchezza del sorso dettata da una presenza del legno avvertibile e da una vendemmia che spinge sulla maturità del frutto. Una bollicina “gourmande” per accompagnare carni bianche saporite e speziate.
TENDRESSE BLANC DE BLANCS 2012 BRUT NATURE
Chardonnay in purezza, lavorato in legno (barrique di vari passaggi) con sosta sulle fecce fini per 6 mesi, malolattica svolta solo parzialmente per preservarne l’acidità. Sosta sui lieviti molto lunga, oltre 7 anni. Nessun dosaggio
Uno Champagne che a dispetto della lunga sosta sui lieviti è di sorprendente freschezza e vitalità; merito di un’annata (la 2012) che ha donato alle uve un patrimonio di acidità di grande livello. Ancora una volta l’affinamento in legno della cuvèe si avverte ma è perfettamente integrato.
Marie Laure, giovane figlia del produttore Jacques Copinet, ha preso, nel tempo, insieme al marito Alexandre, la conduzione di questa cantina nella Cote de Sezanne, una diramazione a sud-ovest della Cote des Blancs.
La varietà principale dei vigneti è chardonnay che qui viene interpretato su basi molto fresche e dinamiche che vanno a delineare Champagne di grande fragranza e piacere.
Marie coltiva 9 ettari dell'età media di 30 anni, ripartiti su tre terroir tipici della denominazione: la Cote de Sezanne, la Cote des Bar e la Valle della Marna. La cantina, è impegnata nell'adozione di metodi di coltivazione più naturali e rispettosi dell'ambiente, un impegno che passa attraverso l'eliminazione di insetticidi e erbicidi e una riduzione drastica dei trattamenti. Marie Laure è anche presidente della associazione Secraie che lavora per la promozione della Cote de Sezanne.
Produzione 60.000 bottiglie
La selezione Nos Pas è un viaggio magistrale fra i vitigni della Champagne vinificati in purezza nei rispettivi territori di elezione
NOS PAS DANS LA PIERRE BRUT NATURE, Côte des Bar
100% pinot nero, sboccatura marzo 2022 ,
Champagne che nasce dalla vigna del lied di La Croix Maitre Anne a Verpillières Sur Orce in Côte des Bar, nessun dosaggio
NOS PAS DANS LA CRAIE BRUT NATURE Côte de Sézanne
100% chardonnay, sboccata gennaio 2022 gesso affiorante di Montgenost, Côteb de Sézanne,nessun dosaggio
NOS PAS DANS L’ARGILE BRUT NATURE. Vallée de la Marne
100% pinot meunier, Cuchery Vallée de la Marne lied dit Les ragotteries, vinificazione in argilla, sboccatura marzo 2022, nessun dosaggio
NOS PAS DANS LA TERRE BRUT NATURE, Montagne de Reims
Complantation di pinot nero e pinot meunier dalla Vallée de l’Ardre a Brouillet, lied dit La Charbonnière, sboccatura marzo 2021, nessun dosaggio
I Corbon sono una famiglia di vignaioli attiva da quattro generazioni nel Grand Cru di Avize nella Côte des Blancs. Nel 1970 Claude trasformò l'attività di famiglia in una piccola realtà produttiva di recoltant manipulant di Champagne. Oggi il testimone è passato alla figlia Agnès che, con passione e grande competenza artigiana, ha dimostrato doti non comuni. E' lei a gestire tutte le fasi di produzione in cantina e i lavori nei vigneti di famiglia, suddivisi tra Avize e la Vallée de la Marne.
A partire dal 1981, anno in cui viene lanciata sul mercato la prima etichetta, gli Champagne Corbon sono divenuti un passaggio obbligato per chi cerca un vino dalla forte personalità. L'obiettivo di Claude e di sua figlia Agnès è sempre stato quello di produrre grandi Champagne a partire da uve chardonnay non contaminate da pesticidi e antiparassitari chimici, raccolte su impianti risalenti al 1964.
Per fare questo i Corbon hamnno adottato un metodo di produzione che prevede la fermentazione in botti di rovere, l'interruzione della fermentazione malolattica, il rifiuto di lieviti selezionati, filtrazioni, additivi, collaggi, e lunghi periodi di affinamento.
Gli Champagne della famiglia Corbon sono il frutto di un complesso processo di creazione artistica, nato dall'unione tra le antiche tradizioni e le capacità visionarie di Agnès.
Visione, tradizione, artigianalità e spirito artistico sono i caratteri riconoscibili nelle sue bottiglie.
Produzione: 15.000 bottiglie
ANTHRACITE BRUT
50% chardonnay 25% pinot nero 25% pinot Meunier, vinificazione in legno e acciaio, dosaggio 5 grammi , 60 mesi sui lieviti.
Naso espressivo di fiori, con note burrose di miele e biscotti all’orzo su cui si affacciano eleganti sentori tostati. Composto in bocca, dalla bolla raffinata e concentrata, su cui ruota una minerali gessosa ed una nota di pulita freschezza. Sorso pieno, gustoso ed elegantemente asciutto nel finale. La vinificazione avviene sia in botti di rovere che in tini d’acciaio. L’affinamento sui lieviti dura ben 5 anni fino alla presa di spuma, in cui viene mantenuto un basso tasso zuccherino per generare un Brut di alta classe.
I vigneti da cui provengono le uve utilizzate si trovano nella nobile regione Côte des Blancs dove sono stati piantati in anni differenti. Le vigne vengono
allevate a spalliera e possono godere di esposizioni altamente favorevoli, così come di un terreno ricco di calcare e argilla.
Gli anziani sensali di Epernay, ovvero coloro che intermediavano il commercio delle uve tra récoltants e grandi négociants, ancora oggi raccontano dell’ “ABC dello Champagne”, dove le tre lettere non sono semplicemente le prime dell’alfabeto ma sottintendono tre Villages Grand Cru dove il prezzo delle uve non si discute, si paga e basta. Ay, Bouzy, Cramant (A, B, C), queste da decenni le vigne ritenute una spanna sopra le altre. Ad Ay, cerniera ideale tra Montagne de Reims e Côte des Blancs, da oltre mezzo secolo la famiglia Dauby ha terra e cantina. Da sempre conferitori di uve ad una prestigiosa maison del paese, la nuova generazione ha dato un deciso impulso all’attività di Récoltant-Manipulant. Otto gli ettari in produzione, in prevalenza piantati a pinot nero ma con il valido e non secondario contributo dello chardonnay, distribuiti tra Ay ed i limitrofi Villages Premier Cru tra cui Mutigny e Mareuil-sur-Ay. Uve di prim’ordine su cui Flore ha saputo mettere a frutto i suoi studi enologici
Purtroppo nel 2018, Flore Dauby, giovane enologa è stata stroncata dalla malattia a soli 37 anni, ed oggi è il marito Teddy a tenere salde le redini dell’azienda. Una serie di etichette che spaziano dalla tradizione ad una lettura più moderna dello Champagne, tutte con il marchio di fabbrica della maison: i fiori, onnipresenti su tutte etichette, secondo il volere di Mamma Francine.
Lo stile Dauby si basa su un agricoltura sostenibile in conversione biologica a cui si è aggiunto il tocco femminile di Flore, spalleggiata dalla madre Francine, un tocco che è la chiave di lettura dei loro Champagne. Un' interpretazione che asseconda l’opulenza delle terre di Ay e dei villaggi limitrofi, dove il gesso del sottosuolo si fonde con vene più superficiali di argilla. Gli Champagne Dauby sono pieni e ricchi, caratterizzati da un pinot nero potente ma nel contempo “rotondo”. Allo chardonnay, spesso di spalla nelle loro cuvée, il compito di donare finezza ed eleganza; elementi questi che Flore ha lasciato in eredità all’azienda come caratteri distintivi dei loro Champagne.
Produzione
BRUT GRAND RESERVE PREMIER CRU
60% pinot nero 40% chardonnay, dosaggio 8 grammi, malolattica svolta, 36 mesi sui lieviti
Blend di uve provenienti da vigneti Premier Cru a Mutigny e Mareuil-sur-Ay. Cuvée di base composta dal 40% di vino proveniente dall’ultima vendemmia, con uve vinificate in acciaio, e l’aggiunta del 60% di vin de reserve (solitamente delle tre annate precedenti) affinate in legno piccolo usato.
Il prodotto di base (solo nel nome) della gamma Dauby ripercorre lo stile generoso e rotondo delle uve figlie del “terroir” di Ay e dei comuni limitrofi. Avvertibile la prevalenza del pinot nero, questa bottiglia ha struttura di rilievo ed
una beva ammaliante. Ottimo come bicchiere da aperitivo, ad accompagnare stuzzichini salati di ogni genere.
CUVÉE FLORE EXTRA BRUT
50% pinot noir 50% chardonnay Malolattica svolta, sosta di 90 mesi sui lieviti, dosaggio di 4 grammi.
Una cuvée realizzata solo nelle migliori annate e utilizzando Vin de Reserve di pregiati vecchi millesimi. La versione attuale è un blend paritetico di uve pinot nero (50%) affinato in legno e chardonnay (50%) lavorato in acciaio, base l’annata 2012 con un 20% di Vin de Reserve delle vendemmie 2010 e 2008.
L’eredità della giovane Flore è il frutto della conversione biologica delle migliori parcelle aziendali. Un vero fuoriclasse: colore pieno e luminoso, naso e bocca di estrema vivacità e freschezza, sorprendenti vista la lunga maturazione in cantina di cui questo Champagne è figlio.
Quelli che ad inizio secolo erano i campi in cui Paul Dubois faceva pascolare i suoi cavalli, forza motrice dell’agricoltura di un tempo, sono oggi diventati vigneti tra i più belli e vocati degli oltre trecentomila ettari vitati della denominazione Champagne. Siamo ad Avize, nel cuore della Côte des Blancs; bianca per il suolo, fatto di gesso allo stato puro, e per l’uva chardonnay, assoluta solista di questo celebrato comune Grand Cru. Poco più di 7 gli ettari a disposizione di Nina e Hervè, quinta e sesta generazione dei Dubois a lavorare la terra, in larga parte sulle colline che dominano il paese. Il cortile di casa (dirimpetto il fratello Gerard di cui Hervè cura amorevolmente le vigne) è il prototipo della Maison familiare. Cantina, casa e sala degustazione, senza fronzoli ma tanta sostanza, l’una attaccata all’altra, a ricordare che il mestiere di vigneron non conosce pausa. Se il padre Hervè, dietro le quinte, è l’anima della cantina, condotta con personalità e competenza, l’immagine della azienda è nelle mani di Nina, una delle due figlie di Hervè, che con grazia tutta francese spiega e propone in assaggio le cuvée di casa. Il credo aziendale è l’acidità con una fermentazione malolattica volutamente non svolta per lasciare integra la freschezza delle uve chardonnay e donare loro grandi capacità d’invecchiamento, sia come sosta sui lieviti che nel post-sboccatura. Idee chiare per una serie di etichette che difficilmente passano inosservate.
Come detto, lo chardonnay di casa Dubois non svolge fermentazione malolattica. Ne trae sicuro vantaggio il nerbo acido di questi Champagne che compensano però il carattere scontroso del malico attraverso una selezione rigorosa delle uve più mature ed una prolungata sosta sui lieviti. Perfetti per chi ama la freschezza (comunque mai scomposta) e la decisa mineralità dello Champagne della Côte de Blancs, le loro bottiglie risultano di beva irrefrenabile grazie ad un sorso pulito che invoglia al ritorno continuo sul bicchiere.
Produzione
BLANC DE BLANCS GRAND CRU MILLESIME 2016
100% chardonnay, vinificazione in acciaio, malolattica non svolta, dosaggio 6 grammi , 60 mesi sui lieviti
Dalle vigne di chardonnay di Avize , Grand Cru, questo champagne mette a frutto un’annata di buon equilibrio per quest’uva, con una maturazione regolare. L’integrità del frutto e la lunga sosta sui lieviti stemperano il carattere salino e minerale del sorso. Uno Champagne rigoroso sul palato che però non disdegna cenni di morbidezza grazie anche ad una bollicina di estrema finezza.
L’azienda Val-Frison si trova a Ville-sur-Arce, villaggio posto tra Essoyes e Bar-sur-Seine, nella regione sud della Champagne, l'Aube. Questa zona vitivinicola, chiamata Côte des Bars, da alcuni anni vede nascere piccole realtà, fatte di giovani viticoltori appassionati e incredibilmente virtuosi, che non hanno nulla da invidiare alle maison più blasonate del nord, e che stanno regalando perle di magnifica bellezza, elaborando champagne biologici di grande personalità. Valérie Frison ha iniziato a convertire i 6 ettari di vigne di proprietà al biologico, arrivando nel 2010 a fondare la propria maison, Val- Frison. Da subito ha seguito in modo radicale le metodologie dell'agricoltura biologica e della vinificazione con lieviti indigeni e in barriques di secondo passaggio. Il 93% dei vigneti sono coltivati con uve pinot nero, il restante 7% con chardonnay. Gli champagne Val-Frison sono in grado di esprimere il carattere e degli antichissimi suoli kimmeridgiani dell'Aube, con una voce carismatica inconfondibile.
Questo tipo di suolo caratterizzato da una alternanza di marne e banchi calcarei dell’alto giurassico inframmezzati da fossili, risale a 155 milioni di anni fa quando la terra aveva un aspetto decisamente diverso da quello che ha ora e i continenti non si erano ancora definiti e divisi.
Si tratta di una formazione, nata dal compattamento sul fondale marino di gusci calcarei di ostriche piccolissime, che misurano poco più di un centimetro ( Exogyra Virgula) , carbonato di calcio (CaCO3) che ha la capacità di avere effetto diretto sulle coltivazioni, in particolare sul vigneto, influendo sulle qualità fisiche delle uve e sul vino che ne deriva.
L’eccezionalità del kimmeridge sta nella capacità di recare le tracce di un’antichissima vita di quegli organismi marini che nei milioni di anni si sono depositati sul fondale. Il pH del sottosuolo kimmeridgiano ha la particolarità di essere alcalino: tra 8,0 e 8,4. e a questi livelli di pH, i quattro nutrienti fondamentali per la vite (calcio, sodio, magnesio e potassio) sono tutti disponibili attraverso scambi “cationici” favoriti dall’alcalinità dell’ambiente. Le uve tendono a conservare alti valori di acidità a piena maturazione, in particolare se il valore del calcio è alto e quello del potassio basso. Le bucce delle uve che insistono su suoli di Kimmeridge sono più spesse e resistenti. Il drenaggio del suolo trova una condizione ottimale, con assenza di ristagni di umidità o muffe; al contrario delle riserve idriche del sottosuolo che sono rimarchevoli.
Produzione 20.000 bottiglie
ELION BRUT NATURE
100% pinot nero, annata 2018, rosé de saignée con affinamento in legno, 24 mesi sui lieviti, non dosato, sboccatura 2020.
Questo Champagne è caratterizzato da un intrigante naso speziato con note di fragola di bosco , china e rabarbaro. La bocca è vinosa ed appagante, completata da grande freschezza e beva. Perfetto per abbinare aperitivi o in accompagnamento a carni bianche e verdure speziate.
PORTLANDIA BRUT NATURE
75% pinot nero 25% chardonnay, non dosato, vinificazione in barrique usate, malolattica svolta, 19 mesi sui lieviti, non dosato
Colore giallo paglierino. Al naso fresco e vivace, con una spiccata fruttuosità aromatica di mela, bacche rosse e pera. Al palato è divertente con una bollicina bella ricca ed una notevole mineralità.
Il Brut Nature "Portlandia" Val Frison, si abbina con aperitivi estivi e marittimi o anche con caviale.
Questa bottiglia deriva il suo nome dalla tipologia di terreno su cui sono collocate le vigne. Piano geologico del giurassico superiore, compreso
tra Kimmeridgiano e Purbeckiano, il Portlandiano è databile dai 152 ai145 milioni di anni fa, ed è una formazione geologica più recente e subito successiva al kimmeridgiano . Nella località tipo in Borgogna e Lorena è caratterizzato alla base da sabbie quarzoso-marnose e da calcari oolitici , e nel bacino del Mediterraneo (dove è anche detto titoniano o titonico) da calcari a ammoniti.
Tours-sur-Marne, un Village tagliato dal fiume, anello di congiunzione fra la Vallée de la Marne e la Montagne de Reims ( pur appartenendo geograficamente a quest'ultima) dove la famiglia Lamiable produce Champagne da oltre sessant'anni. Siamo oggi a una nuova generazione, l'impronta paterna rimane come modello a cui rifarsi e rimangono i consigli nel suo profilo severo. Spetta ora alla figlia Ophélie portare avanti il lavoro della famiglia. In questo comune classificato Grand Cru ci si dedica maggiormente al pinot nero e i Lamiable possiedono un vigneto dal 1955 davvero unico: Les Meslaines.
Attualmente Ophélie conduce sei ettari sul versante sud della Montagne de Reims, in una zona di congiunzione fra quest'area, la Cote des Blancs e la Vallée de la Marne, e il 60% è piantato a Pinot Noir contro il 40% di Chardonnay. I vigneti sono condotti secondo i principi dell'agricoltura biologica.
Produzione 60.000 bottiglie
CUVÉE LES MESLAINES 2009 GRAND CRU, BRUT BLANC DE NOIRS
100% pinot nero, parcella Les Meslaines, vigneto di oltre 60 anni, dosaggio 7 grammi, 7 anni sui lieviti, 3500 bottiglie
Giallo dorato alla vista con perlage fine e persistente. Al naso rivela intensi e complessi sentori fruttati, speziate e minerali, con note di frutta matura, limone, gesso e grafite in evidenza. Il palato è fresco e vivace, con un sorso di vibrante e fruttato, dai ricordi di pera, limone e brioche.
Le Meslaines si abbina bene con svariate preparazioni, in particolare con piatti di pesce e di terra. Ottimo con un risotto ai funghi porcini e fonduta.
CUVÉE PHÉERIE GRAND CRU BRUT BLANC DE BLANCS
100% chardonnay , unica parcella da Tours Sur Marne, 60 mesi sui lieviti dosaggio 7 grammi, 1500 bottiglie
Giallo paglierino con sfumature dorate e perlage fine e persistente alla vista. Il naso è intrigante e complesso, con note di frutti maturi a polpa bianca e gialla, limoni, brioche e mandorla tostata, a cui seguono piacevoli sbuffi minerali. La bocca è fresca e sapida, con un sorso rotondo di buona persistenza e lunghezza.
SOUFFLE D’ETOILES GRAND CRU EXTRA BRUT
60% pinot nero. 40% chardonnay, fermentazione in acciaio, dosaggio 4,5 grammi, 30 mesi sui lieviti
Vino d’ingresso nel mondo Lamiable, con note delicate sia al naso sia in bocca, spunti floreali, sentori di gesso, una parte leggermente burrosa e vicina alla crosta di pane. Vino di beva, con una discreta acidità, non estremamente corposo e dalla bolla fine.
Tours-sur-Marne, un Village tagliato dal fiume, anello di congiunzione fra la Vallée de la Marne e la Montagne de Reims ( pur appartenendo geograficamente a quest'ultima) dove la famiglia Lamiable produce Champagne da oltre sessant'anni. Siamo oggi a una nuova generazione, l'impronta paterna rimane come modello a cui rifarsi e rimangono i consigli nel suo profilo severo. Spetta ora alla figlia Ophélie portare avanti il lavoro della famiglia. In questo comune classificato Grand Cru ci si dedica maggiormente al pinot nero e i Lamiable possiedono un vigneto dal 1955 davvero unico: Les Meslaines.
Attualmente Ophélie conduce sei ettari sul versante sud della Montagne de Reims, in una zona di congiunzione fra quest'area, la Cote des Blancs e la Vallée de la Marne, e il 60% è piantato a Pinot Noir contro il 40% di Chardonnay. I vigneti sono condotti secondo i principi dell'agricoltura biologica.
Produzione 60.000 bottiglie
CUVÉE LES MESLAINES 2009 GRAND CRU, BRUT BLANC DE NOIRS
Etienne Lefèvre, oggi coadiuvato dalla figlia Gersende, conduce il Domaine che porta il suo nome dal 1977, e rappresenta la quarta generazione di famiglia a camminare nel solco dell’artigianalità vitivinicola: da sempre gestisce in prima persona tutte le operazioni, dai lavori in vigna all’imbottigliamento. La cantina è a Verzy, e la maggioranza delle vigne è distribuita tra i Grand Cru di Verzy e Verzenay. Siamo nel cuore della Montagne de Reims, dove i Lefèvre coltivano per l’80% pinot nero e per il restante 20% chardonnay, proponendo una gamma di Champagne in cui emerge in modo incisivo la caratterizzazione del terroir e dei suoi terreni calcarei e ricchi di minerali, anche laddove i dosaggi si fanno più decisi.
All’approccio viticolo attento alla sostenibilità ambientale si accompagna una cura maniacale nel seguire i processi di vinificazione, che permette di valorizzare al meglio l’espressività naturale del Pinot nero di Verzy, che spesso si risolve in un bouquet di profumi segnato da caratteristiche note balsamiche e mentolate.
8 ettari , 60.000 bottiglie
BLANC DE NOIR GRAND CRU BRUT
100% pinot noir, vigne di 50 anni, malolattica svolta, affinamento in acciaio, lieviti naturali, filtrazione leggera, 36 mesi sui lieviti, dosaggio 6 grammi , 8.000 bottiglie
Il colore è dorato brillante, e al naso dopo un'apertura su cenni di pasticceria risaltano i piccoli frutti di bosco, insieme a note agrumate, speziate, mentolate e iodate, che puntualmente si ritrovano nel sorso, fresco, avvolgente e lungo. Coquille de Saint Jacques con burro alle spezie.
100% pinot nero, parcella Les Meslaines, vigneto di oltre 60 anni, dosaggio 7 grammi, 7 anni sui lieviti, 3500 bottiglie
Giallo dorato alla vista con perlage fine e persistente. Al naso rivela intensi e complessi sentori fruttati, speziate e minerali, con note di frutta matura, limone, gesso e grafite in evidenza. Il palato è fresco e vivace, con un sorso di vibrante e fruttato, dai ricordi di pera, limone e brioche.
Le Meslaines si abbina bene con svariate preparazioni, in particolare con piatti di pesce e di terra. Ottimo con un risotto ai funghi porcini e fonduta.
CUVÉE PHÉERIE GRAND CRU BRUT BLANC DE BLANCS
100% chardonnay , unica parcella da Tours Sur Marne, 60 mesi sui lieviti dosaggio 7 grammi, 1500 bottiglie
Giallo paglierino con sfumature dorate e perlage fine e persistente alla vista. Il naso è intrigante e complesso, con note di frutti maturi a polpa bianca e gialla, limoni, brioche e mandorla tostata, a cui seguono piacevoli sbuffi minerali. La bocca è fresca e sapida, con un sorso rotondo di buona persistenza e lunghezza.
SOUFFLE D’ETOILES GRAND CRU EXTRA BRUT
60% pinot nero. 40% chardonnay, fermentazione in acciaio, dosaggio 4,5 grammi, 30 mesi sui lieviti
Vino d’ingresso nel mondo Lamiable, con note delicate sia al naso sia in bocca, spunti floreali, sentori di gesso, una parte leggermente burrosa e vicina alla crosta di pane. Vino di beva, con una discreta acidità, non estremamente corposo e dalla bolla fine.
Laurent Liébart, con l’aiuto della moglie Valerie e delle due figlie Alexandra e Marion, dal 1987 è alla guida dell’azienda fondata dal padre nel 1960, con 11 ettari di vigneti dislocati tra Vauciennes (rive gauche, eredità della famiglia Liébart) e Baslieux-sous-Châtillon (rive droite, eredità della famiglia Régnier). Sono 35 le parcelle che compongono il parco vitato dell’azienda, e qui trovano spazio tutte e sette le varietà champenois: pinot meunier, pinot
meno noti rappresentano la specificità dell’azienda, cartina di tornasole di un
Fieri della loro origine contadina, i Liébart dimostrano un profondo rispetto per la terra, motivo per cui riducono al minimo la fertilizzazione usando solo
confusione sessuale. Una parte delle vigne è coltivata secondo i dettami dell’agricoltura biologica.In cantina si usano contenitori in acciaio di varie dimensioni per vinificare separatamente le varie vigne, e recentemente sono state introdotte alcune botti di legno per specifiche cuvée.
SUR LE GRAND MARAIS BRUT NATURE
100% pinot meunier, parcellare, singola vigna, terreni argilloso-calcarei e sabbiosi, 24 mesi sui lieviti, acciaio, non dosato
4.000 bottiglie
Uno champagne robusto che nel bicchiere si presenta di color oro, con bolla di media grandezza e persistente. Al naso la prugna è predominante su toni più dolci di albicocca e di tostato. In bocca è secco e persistente.
Terrina di foie gras ai fichi, filetto mignon di maiale ai funghi, formaggi stagionati.
Il lento scorrere della Marna verso Parigi, ove si congiunge alla Senna, segna il paesaggio di Oeuilly, piccolo villaggio sulla riva sinistra del fiume dove la vigna domina incontrastata i fianchi della valle. Qui la terra è ricca di argilla, portata dal fiume nel corso dei millenni. È questo il terroir più consono al Pinot Meunier che, su un suolo di minor acidità rispetto al calcare ed al gesso di Montagne de Reims e Cote des Blancs, regala i suoi frutti migliori. Da decenni i Littiere producono in proprio (Recoltant Manipulant) Champagne di decisa impornta territoriale. Il cambio di passo arriva quando Marie Helene, la figlia del fondatore Michel, sposa Francois Chaumont. I cinque ettari di proprietà dei Littiere vengono scandagliati parcella per parcella, tutte vinificate singolarmente e testate di vendemmia in vendemmia. Ogni singola vasca viene degustata e solo se si ritiene all’altezza trasformata in Champagne Littiere, altrimenti venduta ai Negotians di zona. Da questa selezione prende forma il primo parcellare, un pinot meunier in purezza che rappresenta il punto di partenza per una gamma in costante evoluzione e progresso. I dosaggi si riducono per lasciare sempre più integro il carattere delle uve della Vallèe de la Marne.
Champagne precisi e di grande piacevolezza, dotati di estrema pulizia e grande godibilità. Il suolo, in larga parte di argille e sabbie, dona grassezza ai vini, una attenta gestione del vigneto mantiene su alti valori le acidità a supporto di un palato rotondo ma mai stucchevole. Il pinot meunier rimane comunque l’assoluto protagonista, sia quale solista che come elemento di “rifinitura” ai classici (e sulla carta più blasonati) chardonnay e pinot noir.
BRUT RESERVE EXTRA BRUT
50% pinot nero 35% chardonnay 15% pinot meunier
Un blend con l’annata di base per il 75% a cui è aggiunto Vin de Reserve (circa il 25% delle due annate precedenti). Malolattica svolta, sosta sui lieviti di ben 48 mesi. Dosaggio contenuto alla sboccatura; 4 gr/l con zucchero di canna e Vin de Reserve.
Uno Champagne di incredibile piacevolezza, tutt’altro che banale come dimostra la lunga sosta sui lieviti ed il basso dosaggio. Un lavoro di cantina molto attento garantisce fragranza e pulizia
PUR MEUNIER
100 pinot meunier, dosaggio 8 grammi, malolattica svolta, 24 mesi sui lieviti
Un pinot meunier in purezza con uve provenienti da una singola parcella vecchia oltre 40 anni Les Galands a Ouelly. Millesimato non dichiarato - vendemmia 2019 - lavorato per larga parte in acciaio (per il 90%) con a saldo una piccola parte in legno non nuovo (10%).
Un Pinot Meunier di ottima densità, con le note varietali del vitigno (susine e pesche percoche) a rendere accattivante l’approccio olfattivo. Il palato ha bella rotondità ma senza rinunciare ad una buona spalla acida. Uno Champagne che coniuga piacevolezza e grinta.
Correvano i primi del ‘900 quando la famiglia Milesi, taglialegna della Val Brembana, dal bergamasco si trasferì a Louvois in cerca di fortuna. Da secoli terra di boscaioli, grazie alle sue ricche e fitte foreste, la Montagna di Reims dell’epoca poco somigliava all’odierna distesa di vigne, patria d’elezione per il pinot nero spumantizzato. Venuto meno l’interesse per la legna, soppiantato dai combustibili moderni, i Milesi subito annusarono il vento del cambiamento riconvertendosi ben presto in piccoli vigneron. Ai giorni nostri è la giovane Sophie Milesi, studi enologici nella vicina fucina di giovani talenti qual è la Facoltà di Avize e solida gavetta per cantine di Borgogna, a gestire il frutto dei nove ettari di terra a Premier Cru nel cuore della montagna di Reims.
La mano di Sophie si avverte; leggera ed attenta nelle vinificazioni, è artefice di un pinot nero a sua immagine e somiglianza, ovvero di spiccata eleganza e grande grazia. La Maison giusta per chi predilige uno stile asciutto e
secco, non esuberante, al contrario giocato sulla finezza ed una decisa mineralità finale, frutto anche della ragguardevole età dei vigneti di famiglia.
Sig-Nature Brut Nature Premier Cru
90 % pinot nero 10% chardonnay vinificazione in vasche vetrificate, 48 mesi sui lieviti, malolattica svolta, nessun dosaggio Vigneti a sud della Montagne de Reims :
Cuvée di base con 80% di vino dell’annata e l’aggiunta del 20% di Vins de
Réserve, proveniente dalle vigne più vecchie di famiglia nel comune di Louvois. Ennesima conferma dello stile aziendale, con l’assenza di zuccheri ad esaltare la classe cristallina delle vecchie vigne di famiglia. Freschezza, mineralità ed eleganza.
Lo champagne Marie Courtin nasce nel villaggio di Polisot, nella Côte des Bar, a sud della regione dello Champagne. Con le sue temperature leggermente più alte, quest'area è particolartmente vocata per il pinot noir. Gli Champagne che nascono in questa zona, sui suoli del Kimmeridgiano, riescono ad avere una freschezza simile agli Chablis e molte grandi maison vengono in quest'area per acquistare i pinot neri che utilizzano nei loro assemblaggi. Dominique ha creato la sua azienda nel 2005 con l'idea di produrre Champagne che invece non fossero vini di assemblaggio ma vini legati ad una singola annata o vitigno o parcella, coltivando le uve con cura meticolosa secondo i principi della biodinamica. Dominique Moreau ha dato alla sua azienda il nome della nonna Marie Courtin, che lei ama ricordare come "donna della terra", e la maggior parte dei suoi champagne nascono da un vigneto di 45 anni proveniente da una selezione massale. I filari si trovano nei dintorni di Polisot dove la combinazione dei dolci pendii collinari, del tipo di suolo e dell'esposizione est/sudest trasmette ai vini potenza e struttura abbinate ad una eccellente sapidità e mineralità.
Nella vinificazione usa sistemi di pressatura verticale tradizionale e nella
fermentazione sia primaria che secondaria utilizza esclusivamente lieviti non selezionati. I vini effettuano la malolattica e non vengono filtrati e gli champagne non vengono dosati dopo la sboccatura. La produzione totale non supera le 20.000 bottiglie per una superficie di 2,5 ettari.
Siamo di fronte a Champagne cerebrali che non sono disposti a dichiararsi subito ed a tutti, ma hanno bisogno di tempo, sia nel bicchiere che in bottiglia, per trasmettere a chi vuole capirli sensazioni ed emozioni uniche.
Produzione 20.000 bottiglie
EFFLORESCENCE EXTRA BRUT
100% pinot nero, malolattica svolta, affinamento in legno, lieviti indigeni, non filtrato 36/48 mesi sui lieviti, non dosato, 3.000-5.000 bottiglie
Cristallino. Strutturato e corposo, proviene da viti di 80 anni che crescono su terreni di argilla rossa e pietra calcarea. Si presenta con aromi delicati e molto eleganti di pera williams, mela verde, pompelmo, erbe fini, pietra bagnata e miele. Al palato è una miscela piuttosto esplosiva di mineralità e solida acidità gessosa, condite da ritorni aromatici agrumati.
Paste ripiene e pesci in salsa.
Ringraziamo Clay McLachlan per la foto.
La famiglia Lelarge vanta una lunga relazione con il territorio della Champagne ed in particolare con i terroirs di Vrigny, enclave produttiva a pochi chilometri da Reims. Nel 1987 Dominique Lelarge ha assunto il controllo della Maison famigliare e sposando Dominique Pugeot ha modificato il nome dell'azienda. Attualmente la Maison possiede circa 9 ettari nei comuni di Vrigny, Gueux e Columnes-la-Montagne. Questa zona, dominata a livello ampelografico dal Pinot Meunier ( 80% deggli impianti) è stata classificata come Premier Cru nel 2003.
La famiglia Lelarge, che ora ha nel suo staff anche la figlia Clemence, lavora con un occhio alla sostenibilità sin dalla fine degli anni 80, alla fine del 2010 ha ottenuto la certificazione Bio e dal 2015 è in biodinamica.
TRADITION EXTRA BRUT
Pinot Meunier 50% Pinot Noir 40% Chardonnay 10% Fermentazione spontanee in legno grande 36 mesi sui lieviti. 4 grammi litro
Le uve che danno origine a questa cuvée provengono da 30 differenti parcelle all’interno del villaggio classificato Premier Cru di Vrigny, nel territorio della Montagne de Reims: sono vigneti con età media di 30 anni condotti in regime biologico e biodinamico certificati, distesi su dolci pendii a circa 150 metri sul livello del mare e caratterizzati da suoli sabbiosi composti prevalentemente da marne calcaree. Questo champagne si presenta di un lucente color giallo paglierino, con una effervescenza molto fine e compatta, di grande persistenza. L’olfatto è subito gratificato da aromi molto freschi e piacevoli, con i sentori di frutta a polpa bianca, di agrumi e di pesca a fare gli onori di casa. Emergono poi le note più profonde e contrastanti di miele e di mandorla, con cenni di piccoli frutti rossi croccanti e intriganti sfumature tostate. Il sorso è di grande soddisfazione: energico nelle note di mineralità gessosa e rivitalizzante nella grande freschezza che si allinea alla bollicina sottile e pungente. Il finale è salino, ma accompagnato da un entusiasmante pot-pourri fruttato: mela golden, albicocca, mandarino e scorza d’arancia.
Una bottiglia elegante, da spendere con piatti ricercati di cucina giapponese.
LES MEUNIERS DE CLEMENCE PREMIER CRU EXTRA BRUT 2013
100% pinot meunier, fermentazione spontanea in botti di rovere e 72 mesi sui lieviti , 3 grammi litro, non chiarificato e non filtrato. Sboccatura ottobre 2019
Blanc de noir di Meunier di grande carattere ed espressività. Al naso si apre con profumi di bacche rosse, pera matura, miele di agrumi e frutta secca; in bocca di grande freschezza e verticalità con una bollicina sottile e un ottimo finale.
Sillery, Mailly - dove ha sede la cantina-, Verzenay, Puisieulx: quattro Grand Cru ai margini settentrionali della Montagne de Reims ove sono distribuiti larga parte degli 8ha di proprietà della famiglia Secondè. Un puzzle di vigneti che il padre Jean Pierre negli anni ha selezionato con cura e rigore, frutto della lunga gavetta maturata tra i filari e nelle cantine di Laurent-Perrier quale selezionatore di uve e mosti; un antesignano delle suddivisioni parcellari oggi tanto in voga nello Champagne. Recoltant Manipulant dal lontano 1975, da oltre un decennio Jean Pierre è affiancato dalla figlia Annabelle a cui ha trasmesso un solo credo: una grande uva per un grande Champagne. Fatto tesoro degli insegnamenti del padre, Annabelle è diventata la “winemaker” di una serie di etichette di forte identità territoriale.
E così il pinot noir Grand Cru delle parcelle di Mailly e Verzenay, tutta forza ed acidità, prende oggi strade diverse da quello di Puisieulx (les Petites Vignes), inconfondibile per il suo passo felpato e l’inebriante finezza. Il migliore chardonnay della Maison viene invece raccolto a Sillery, l’unico Grand Cru della Montagne de Reims ove le uve bianche hanno insolitamente la prevalenza. Il frutto delle vigne più vecchie è destinato alla maturazione in barriques “a chilometri zero”, prodotte dalla locale Tonnellerie de Champagne con legni della foresta di Reims.
Champagne senza fronzoli, diretti ed immediati, aderenti al Terroir di provenienza. L’elemento fondante delle etichette JPS è la qualità delle uve sulle quali Jean Pierre impone una rigorosa selezione con frequenti e numerosi scarti nella cernita. La vinificazione tradizionale punta diretta sul mosto fiore, la porzione quanto più ridotta possibile del succo dei migliori frutti raccolti. l’uso del legno in alcune delle loro cuvèe è calibrato, avvertibile ma di assoluto complemento, senza mai alzare troppo la voce.
JPS BRUT GRAND CRU
75% pinot nero 25% chardonnay, 42 mesi sui lieviti, dosaggio 7 grammi, malolattica svolta
Il 75% è pinot noir di Mailly, il 25% è chardonnay di Sillery, le vigne le più vecchie dell’azienda. Con percorsi separati i due mosti affinano per 12 mesi in barrique della Tonnellerie de Champagne (legno a km. zero). 80% di vino dell’annata e 20 % di Vin de Reserve.
Il colore è di un giallo paglierino scintillante con riflessi dorati. Il naso si apre con estrema finezza, sprigionando aromi di mentolo, anice, tartufo ma anche tiglio e fiori bianchi. Questi profumi si evolvono in un’armoniosa combinazione
di note di fieno secco e pietra calda. In bocca è di ottimo equilibrio con lo chardonnay, pur minoritario, a “pareggiare” la forza del pinot noir. Notevole anche l'equilibrio tra la finezza delle sensazioni gustative (aromi di pasticceria, brioche e lievi note di chiodi di garofano) e la loro nobiltà aromatica. Il finale è strutturato e persistente con un retrogusto di sottili note di liquirizia e vaniglia. È soprattutto uno Champagne da pasto, da riservare alle occasioni speciali.
LES PETITES VIGNES BLANC DE NOIRS BRUT GRAND CRU
100% pinot nero, 66 mesi sui lieviti, dosaggio 6 grammi, malolattica svolta
Una parcella di nemmeno mezzo ettaro che da sempre regala uve straordinarie, Una vecchia vigna che Jean Pierre ha piantato nei primi anni 70 nel suo villaggio natale: Puisieulx. Vinificazione classica, con prelievo del solo mosto fiore. Lavorazione in acciaio, 80% vino dell’annata e 20 % di Vin de Reserve maturato in legno.
L’espressione del territorio di Puisielx è massima; un bassorilievo pochi metri sopra il livello del mare, con fasce alterante di gesso e tufo. Vi prende vita un pinot noir garbato, fine, in cui la potenza è soppiantata dall’eleganza. L’età del vigneto rende di incredibile profondità il sorso, con una delicata ed incessante mineralità finale.
Alla vista oro pallido. Al naso, è caratterizzato da aromi di frutta gialla come albicocca, pesca ma anche sentori leggermente mielati. L'attacco al palato è fresco, ma poi emerge una notevole grassezza data da questi stessi aromi di frutta gialla, accompagnati da note di fiori appassiti. L’impressione è di delicatezza. Il finale abbastanza lungo è esaltato da un impercettibile tocco di caramello alla vanigl
Tarlant è una maison di piccole dimensioni ma di grande eccellenza, radicata nella regione dello Champagne dal 1687, quando il capostipite Pierre Tarlant cominciò a coltivare la vite. Un secolo dopo la famiglia Tarlant si trasferì a Oeuilly, nella Vallé de la Marne, dove contribuì, con le prime Cuvée
Tarlant degli anni ‘20, alla cosiddetta Révolution Champenoise, cioè al prestigio e all’eccellenza delle bollicine francesi nel mondo.
Oggi la famiglia Tarlant è proprietaria di 14 ettari di vigneto suddivisi in 60 prestigiose parcelle, localizzate attorno ai villaggi di Oeuilly, Boursault, St- Agnan and Celles-lès-Condé, vigne tra cui spicca un appezzamento a piede franco (Les Sables), sopravvissuto all’epidemia di filossera grazie al terreno molto sabbioso. Mélanie e suo fratello valorizzano al massimo l'identità delle varie parcelle caratterizzate da terreni geologicamente differenti (gesso,calcare, sparnacien, sabbia, ciottoli) dove sono coltivati sei vitigni (età media 31 anni di cui qualcuno anche a piede franco): pinot noir, chardonnay, pinot meunier, arbanne, pinot blanc e petit meslier.
I fratelli Benoît e Mélanie Tarlant, rappresentanti della XIV generazione dei
Tralant, coltivano questi vigneti con grande sensibilità ambientale, attenzione alla micro-territorialità e alle peculiarità di ogni singola parcella, dimostrando grandi doti di vigneron. In cantina si privilegiano le vinificazioni separate in barrique, ma si usano anche tini di acciaio e di cemento. Si tende a non svolgere la fermentazione malolattica e i vini di riserva sono conservati in botte.
Gli Champagne di Tarlant sono rigorosi, artigianali e complessi, ma non sono ostici o difficili. Tarlant è stato un precursore, negli anni ’90, dei dosaggi zero e oggi tutta la produzione, limitata a poco più di 100.000 bottiglie l’anno, è composta da pas dosé ed extra brut. Lo stile di questi Champagne rivela un uso sapiente e ben bilanciato del legno e l’esaltazione di ogni micro-
terroir: uno stile elegante ed equilibrato che conserva tutto il fascino dei grandi Champagne.
Dal punto di vista agronomico Tarlant è da sempre attenta all'ambiente per cui in vigna si usano esclusivamente concimi biologici e la lotta agli insetti viene portata avanti attraverso la confusione sessuale. Per evitare l'erosione si ricorre all’inerbimento.
Produzione :110.000 bottiglie
BRUT NATURE ZERO ROSÉ
85% chardonnay, 15% pinot nero 40% vino di riserva, affinamento in acciaio e legno, 36 mesi sui lieviti, non dosato, , non filtrato 20.000 bottiglie
Questo Champagne si presenta nel calice con veste rosa brillante e perlage fine e persistente. Naso complesso e al contempo sussurrato fatto di ribes rossa, scorza d'agrume, spezie ed erbe aromatiche, che si dipana in un rincorrersi gentile e graduale. Assaggio splendido per coesione e per la capacità che ha il liquido di diffondersi, spinto da una trama salina raffinata e da una freschezza perfettamente integrata. In bocca è leggermente vinoso e con toni minerali che lo rendono lungo e appagante.
Delphine Vesselle ha saputo costruire lentamente e pazientemente una vera e propria Maison, pur rimanendo fedele alla visione da vigneron e agli insegnamenti del padre scomparso prematuramente molti anni fa. Le responsabilità di giovane produttrice sono diventate certezze, oggi.
Insieme al marito, con tenacia, lavoro, garbo e savoir faire, è riuscita a creare un forte marchio e una identità di gamma davvero convincente. Nel tempo, ha ulteriormente esteso la superficie dei vigneti di proprietà con la nuova acquisizione di parcelle nella Cote des Bar, portandola complessivamente a 15 ettari, quasi tutti a Pinot Noir. In cantina ha saputo ammodernare gli impianti e trovare una linea espressiva di alto valore enologico: la conseguenza è evidente nella definizione di tutti gli Champagne prodotti.
Superficie 16,9 ha Produzione 150.000 bottiglie
L’EXPRESSION NATURE
80% pinot nero 20% chardonnay, nessun dosaggio, 36 mesi sui lieviti, annata 2018 più 20% vin de réserve
Questa è una cuvée purissima e fortemente evocativa dello stile Vesselle. Quello che inizialmente era un piccolo esperimento per una degustazione ora è diventato un entusiasmante progetto.Vinoso, strutturato, profondo, minerale - senza un solo grammo di zucchero. Champagne da aperitivo per eccellenza, abbaglia con una potente mineralità e un cuore di frutta secca, è vivace e franco.
Questa versione senza dosaggio convince per i volumi e la struttura. Le basi piuttosto mature lo rendono idoneo ad un utilizzo gastronomico
OEIL DE PERDRIX BRUT
100% pinot nero, 6,5 gr.litro, 24 mesi sui lieviti, vendemmia 2020
Champagne di luce nei toni screziati del rosa. L’ “occhio di pernice” è una tinta appena accennata che si ottiene con una breve macerazione diretta del pinot nero in poche ore di contatto con le bucce. E’ necessario avere grand attenzione, tecnica ed esperienza per non portare sgradevoli toni amari nel vino
“È un Blanc de Noirs vecchio stile come lo facevano i nostri antenati. Il suo naso potente è molto fruttato. In bocca è fine, vinoso, con molta persistenza.
Accompagna perfettamente tutti i piatti e accoglie, senza sciovinismo, tutti gli altri vini. Unico sulla carne rossa.
Rispetto ai rosé classici assemblati, proprio per la sua purezza, offre una maggiore univocità di sensazioni e una grande piacevolezza di bevuta.
ROSÉ DE SAIGNÉE BRUT
100% pinot nero, dosaggio 8,5 gr. litro , 36 mesi sui lieviti, vendemmia 2018
Il Rosé de Saignée si ottiene dopo una breve macerazione. Questo metodo consiste nel portare a contatto il succo d'uva e la buccia per 24/48 ore a seconda dell'annata per ottenere un colore deciso. Questo processo infatti, permette di ottenere un colore più intenso, stabile e aromi di frutti rossi più raffinati. Bisogna però poter raccogliere uve sane e ben mature per macerare più a lungo senza estrarre tannini amari. Se va tutto bene si fa un Saignée pieno, vinoso, da pasto, rosso come il sangue e carico di aromi Sorprende nell'abbinamento con i salumi italiani. Si abbina bene al salmone o alla quaglia con le ciliegie
“Récoltant-Manipulant depuis 1902”: vignaioli da inizio secolo. Questo il biglietto da visita dei Lebrun, scritto in bella evidenza nelle etichette dei loro Champagne come sulla facciata della cantina aziendale nel centro di Cramant. Le redini della Maison sono oggi nelle mani di Nathalie e Jean Vigner, la prima in cantina tra pupitres e barriques, il secondo a sovraintendere il lavoro nei vigneti. Vigne che in larga parte affondano le radici nelle profonde vene di gesso di Cramant, mitico grand cru della Côtes des Blancs. A queste, in tempi più recenti, si sono aggiunte parcelle nei sobborghi di Sezanne, ai margini meridionali dello Champagne, ove i suoli hanno natura alluvionale e sono spesso pieni di ciottoli. Sin dagli inizi, negli anni ’30 del secolo scorso quando il bisnonno Paul commercializzò le prime bottiglie con il proprio nome, il segno distintivo dei Lebrun è sempre stato lo chardonnay. Ancora oggi, nei poco più di 16 ettari vitati di proprietà, questa nobile varietà mantiene incontrastata il monopolio aziendale.
Chiaro e netto, il timbro dei vini della famiglia Vignier-Lebrun richiama l’essenza dello chardonnay, solista assoluto di tutte le loro cuvée. In cantina Nathalie e Jean cercano di anno in anno il giusto compromesso tra le note citrine e minerali delle uve di Cramant - ove sono poste la quasi totalità dei loro vigneti - e la maggior grassezza e rotondità di quelle di Sèzanne, a sud della Cotes des Blancs. La Maison giusta per chi predilige gli Champagne Blanc de Blancs, fini ed eleganti, di bella sapidità gustativa.
BRUT PRESTIGE MILLESIME BLANC DES BLANCS 2012
100% chardonnay, 8 anni sui lieviti, dosaggio 4 grammi, malolattica svolta, sboccatura ottobre 2021
Ancora uno Chardonnay in purezza di un’annata non certo “secondaria” tra quelle del decennio scorso. Le sole uve delle vigne più vecchie, quasi tutte a Cramant ed una a Sezanne. Uso di legno borgognotto piccolo non nuovo per il 30%. Alla vista giallo dorato con perlate fine. Il naso è intenso e complesso con aromi di frutti gialli maturi. Dopo ossigenatura emergono note e ventolate. Bocca ampia e rotonda, co aromi di confettura di limone e pesca e mais
La storia dei Vorin-Jumel è simile a quella di tante altre Maison a doppio nome. Due famiglie impegnate già nei primi anni ’40 a lavorare la terra per produrre uva. Due giovani, Monsieur Gilles Voirin e Madame François Jumel, che convolano a nozze portando in dote le rispettive vigne di proprietà. Recoltant-Manipulant da sempre, nei primi anni ‘80 le sorti della pur sempre piccola azienda passano nelle mani dei figli Alice e Patrick, e recentemente c’è stato l’ingresso in azienda delle figlie Julie e Pauline.
Il segreto del successo di questa Maison è legato alle tante piccole vigne sparse in ben dodici diversi Villages dello Champagne, la quasi totalità (oltre il 70%) a Grand Cru. Patrick, chef de cave con 25 anni di esperienza sulle spalle, gestisce separatamente ogni singola parcella alla ricerca poi, cuvée dopo cuvée, del miglior equilibrio. Una tecnica rigorosa e precisa di cantina, moderna e ben attrezzata, aggiunge valore a degli Champagne ricchi, sapidi e di notevole persistenza.
I Voirin Jumel sono récoltant manipulant, e pertanto lavorano tutti terreni di proprietà, in aree grand cru o 1er cru della Côte des Blancs. Fa eccezione soltanto una parcella a Mareuil-sur-Ay, dove si coltivano pinot nero e pinot meunier. Le viti hanno un’età media di trent’anni.
I Voirin utilizzano una pressa orizzontale pneumatica a plateau inclinato, e la vinificazione avviene in vasche di acciaio termoregolate, così come l’affinamento, tranne per la cuvée 555, che affina in barrique di parecchi passaggi. Gli Champagne subiscono una filtrazione leggera.
Produzione totale 120.000 bottiglie
BLANC DE BLANCS GRAND CRU ZERO
100% Chardonnay proveniente dai vigneti di ben sei diversi comuni Grand Cru. La cuvée è realizzata con tre diverse vendemmie (annata più un 30-40% di Vin de Reserve), vinificate solo in acciaio a malolattica svolta. Sosta sui lieviti per circa 36 mesi. Non dosato
Nervoso, teso, ricco, vi si legge l’anima gessosa e minerale delle vigne della Côte des Blancs. La scelta della versione “Brut Zéro” vuol privilegiare l’espressione pura del Blanc de Blancs Grand Cru. Rigoroso sul palato, vanta una bollicina di estrema delicatezza.
CUVEE 555
100% chardonnay Grand Cru, una ventina di legni piccoli (quindi una manciata di bottiglie) rimessi a nuovo da un mastro bottaio in Borgogna, uve scelte di ben 4 diverse vendemmie, malolattica svolta in parte e per concludere oltre 48 mesi sui lieviti, dosaggio 6 grammi.
Potente e generoso, asseconda il piacere di chi ama lo Champagne di grande struttura con la componete del legno presente, certo, ma non invadente. Un tripudio di spezie dolci, confettura di pesche, nocciole, miele e pasticceria.
La Maison Waris Larmandier è stata fondata nel 1989, e dal 2000 Marie-Hélène difende la continuità con i suoi tre figli Jean-Philippe, Pierre-Louis e Inès, che costituiscono la sesta generazione di viticoltori della famiglia. La loro aspirazione è unire un sapere antico a delle pratiche contemporanee. L'atmosfera dell'azienda si è arricchita con l'arrivo di una nuova pratica, la biodinamica, supportata da Jean-Philippe.
L’obiettivo principale dei Waris Larmandier è quello di produrre Champagne eccezionali che si identifichino con il territorio e la storia di Avize e che vengano percepiti come veri e sinceri dai loro clienti.
Eleganza, carattere ed originalità sono le caratteristiche principali che possono essere riscontrati nelle etichette di questa azienda che si trova nel cuore pulsante della regione e che ha l’ambizione di imporsi ai massimi livelli.
Waris-Larmandier può vantare vigneti Grand Cru nella Côte des Blancs, a Chouilly, Cramant, Avize, Oger e Le Mesnil-sur-Oger, il top per lo Chardonnay. Marie Helene, che ha avuto una formazione presso l'accademia di belle arti, ritiene fondamentale l'unione fra l'approccio artistico e la creatività e il senso estetico necessario sia alla creazione dei vini che al rapporto di osservazione della natura.
Superficie 6 ha Bottiglie prodotte: 35.000
PARTICULES CRAYEUSE BLANC DE BLANCS BRUT NATURE
100% Chardonnay, Cuvée 2016 + vin de réserve, 5 gr. litro, 36 mesi
Lo Champagne Particules Crayeuses di Waris Larmandier è uno Chardonnay, prodotto con uve provenienti da vecchie viti dei vigneti Grand Cru nelle Cotes des Blancs da parcelle di Choully, Cramant, Avize, Oger e Mesnil sur Oger. La biodinamica con i lieviti indigeni e il lungo invecchiamento in botte, conferiscono al prodotto un equilibrio strabiliante.
Questo Champagne si presenta al bicchiere con un colore dorato, fine e delicato. Al naso toni iodati , lemongrass e gesso, note di mandorla, fiori bianchi, crosta di pane, sentori di spezie dolci,.
Si sposa a antipasti caldi di pesce , crostaci o pesce al vapore, primo di pesce in bianco, risotto di pesce in bianco, sushi e sashimi.
La serata è aperta a tutti senza costo di ingresso ma per trovare posto a sedere è caldamente consigliata la prenotazione lasciando un numero di telefono per la reperibilità.
Ci sono una sessantina di posti disponibili con la possibilità di scegliere di fermarsi solo per l'aperitivo, solo per il dopocena o passare l'intera serata circondati da grandi vini spumanti.
La Bottega del vino Dogliani docg è l’associazione che dal 1984 accoglie i produttori del Dogliani e da loro un luogo dove far conoscere e promuovere i loro vini e il loro territorio e dove poter confrontare le loro diverse esperienze, di lavoro, le prospettive della denominazione e discutere le nuove proposte legislative. Situata nelle suggestive cantine storiche di un antico convento cinquecentesco che si affaccia sulla piazza principale del paese è anche un locale che propone in mescita oltre 100 vini dei produttori associati, che possono essere accompagnati da piatti di salumi locali, formaggi di Langa e conserve di verdure artigianali. E’ il luogo ideale per conoscere la storia dei grandi vini della zona, per un momento di sosta davanti ad un buon bicchiere, per uno spuntino o un aperitivo.